I prodotti senza glutine di Schär entrano nell’offerta LogiS.S.

Abbiamo il piacere di comunicarvi un’altra importante novità nel listino LogiS.S.: l’ingresso di Schär, uno dei leader mondiali dei prodotti senza glutine. Trovi i prodotti Schär anche nel nostro ultimo volantino.

[ap_call_to_action button_text=”Contattaci” button_url=”logisalvati.com/contattaci” button_align=”center”]Hai un negozio, un supermercato o un bar? Se sei un rivenditore di Avellino o Benevento, contattaci per saperne di più o per ordinare i prodotti senza glutine della Schär.[/ap_call_to_action]

Di seguito, i prodotti a listino LogiS.S.. Ti invitiamo a consultare periodicamente il nostro sito per verificare eventuali ampliamenti della linea gluten-free.

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[ap_li]La confezione di farina da 1 Kg[/ap_li]
[ap_li]il Pane Classico nel sacchetto da 300 grammi[/ap_li]
[ap_li]il Pane Casereccio nella confezione da 240 grammi[/ap_li]
[ap_li]il Pan Gratì nella busta da 300 grammi[/ap_li]
[ap_li]i biscotti Hoops nella confezione da 220 grammi[/ap_li]
[ap_li]e i Crackers nella confezione da 210 grammi.[/ap_li]
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L’aumento dei consumi dei prodotti senza glutine è stato decisamente notevole negli ultimi anni. I consumi hanno registrato ritmi vertiginosi di crescita, non legati necessariamente al numero crescente di persone affette da celiachia. Per queste ultime, una dieta senza glutine resta, al momento, l’unica soluzione per evitare i fastidiosi disturbi legati alla malattia.

Aumentano i casi di celiachia

Sicuramente, va rilevato come l’aumento dei consumi dei prodotti gluten-free vada associato ad un aumento dei casi di celiachia. Gli studi, infatti, hanno mostrato che negli anni 60 l’incidenza della celiachia era relativamente contenuta. All’epoca si registrava in media un celiaco ogni 4000 persone. Oggi le proporzioni sono nettamente cambiate, e i casi di celiachia sono aumentati esponenzialmente, registrando la quota di una persona ogni 100-120 abitanti.

Il grano e il glutine sono alla base della nostra dieta da circa 6000 anni. Ma perché il “fenomeno” ha raggiunto dimensioni così ragguardevoli solo negli ultimi decenni? Perché si è avuta l’esplosione dei casi di celiachia in un arco di tempo così ristretto, limitato a pochi decenni? Alcuni studiosi ritengono che il disturbo possa essere associato alle sempre più numerose varietà di farine che abbiamo cominciato a consumare negli ultimi decenni. Questo potrebbe aver aumentato il nostro livello di sensibilità al glutine.

Non c’è solo la celiachia

Accanto all’aumento evidente dei casi di celiachia, vanno rilevati altri due trend altrettanto significativi. Si tratta dell’allergia e dell’aumento dei casi di accertata ipersensibilità al glutine. Si tratta  di fattispecie diverse da quella della celiachia, che però mostrano, anch’esse, dei trend di crescita di assoluto rilievo.

Il mercato dei prodotti senza glutine è in forte ascesa

L’attenzione crescente sui prodotti senza glutine è confermata, banalmente, anche dalle ricerche effettuate dagli utenti su Google, il più importante motore di ricerca. Come potete notare dal grafico, l’aumento delle ricerche sui temi del gluten-free è lampante. Esso si è praticamente quadruplicato negli ultimi 10 anni.

Ricerche senza glutine Google Trends

Le ricerche con oggetto “senza glutine” su Google Trends. Dati aggiornati al 25.07.2016.

A ciò si aggiunga poi il fenomeno “moda” e l’affermazione crescente dei sostenitori delle diete senza glutine. Secondo tali sostenitori, limitare il consumo di glutine contribuirebbe al miglior funzionamento dell’intestino e alla riduzione dei disturbi legati, ad esempio, ai gonfiori addominali e alle emicranie. Molti studiosi, comunque, pongono l’accento sulle possibili conseguenze di tali mode. Essi affermano l’importanza dell’uso di alimenti senza glutine nei casi di accertata celiachia, ipersensibilità o allergia.

Con riferimento, poi, alle diete dimagranti, viene sottolineato che un conto è l’eliminazione o la riduzione del consumo di pane e pasta (il quale contribuisce alla perdita di peso), un altro conto, invece, è la loro eliminazione a favore dei prodotti gluten-free. In quest’ultimo caso, infatti, l’eliminazione delle proteine non contribuirebbe all’aumento del senso di sazietà, con conseguenti effetti potenzialmente opposti a quelli desiderati.

L’affermazione di tali trend si è ovviamente riflessa sui tassi di crescita del mercato dei prodotti gluten-free. Un recente report, ad esempio, ha previsto che nei prossimi 10 anni il mercato mondiale dei prodotti senza glutine raddoppierà, raggiungendo circa 4 miliardi di dollari nel 2026. Aumenti anche più rilevanti sono previsti per il mercato italiano.